Rinnovo CCNL Federcasa 2022-2024: Tavolo tecnico Relazioni sindacali - classificazione del Personale e parte economica
Ieri, 14 novembre, presso la sede nazionale di Federcasa, è ripresa la trattativa sul rinnovo del CCNL 2022/2024 che riprende gli ultimi incontri del 17 e 18 ottobre con la parte datoriale, nonché l’incontro con il Ministero del Lavoro per esperire il tentativo di conciliazione dello scorso 2 novembre.
La negoziazione si è riavviata trattando l’argomento relativo all’aumento tabellare che Federcasa nell’incontro del 18 ottobre u.s. aveva proposto pari al 2,5% che, come noto, abbiamo ritenuto irricevibile, discostandosi anni luce dall’indice di inflazione cumulata degli ultimi tre anni che si attesta intorno al 16%. Nell’incontro odierno la delegazione trattante di parte datoriale, su mandato dell’assemblea dei Presidenti delle aziende aderenti al comparto Federcasa tenuta lo scorso 6 novembre, ha avanzato una proposta di aumento sul tabellare complessivamente pari al 4,5%.
Abbiamo ribadito nuovamente alla controparte che il tabellare è l’elemento economico cardine di rinnovo del contratto nazionale e, pur apprezzando lo sforzo di aver migliorato la precedente proposta, per la Uil fpl è tuttavia ancora troppo lontana rispetto al recupero della perdita del potere d’acquisto dei salari e stipendi delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto rappresentato. Inoltre, la proposta avanzata di una produttività obbligatoria dell’1,5% per le aziende aderenti al contratto Federcasa oltre a interferire sulla contrattazione di secondo livello, non garantisce quell’incremento stipendiale strutturale e definitivo richiesto non incidendo parimenti tra l’altro anche in termini previdenziali e definisce di fatto la creazione di divari e disuguaglianze tra lavoratori ugualmente inquadrati. Ribadiamo l’importanza della trattativa nazionale di primo livello che deve pertanto concentrarsi sull’aumento del tabellare, a valenza “erga omnes”, evitando ingerenze tra i diversi livelli di negoziazione e di priorità degli obiettivi afferenti.
Auspichiamo pertanto alla parte datoriale di effettuare un ulteriore proposta capace di rispondere alle aspettative di chi lavora in Federcasa nel rispetto delle differenti posizioni consapevoli delle difficoltà che vivono le aziende coinvolte le cui responsabilità non si possono far ricadere sui dipendenti considerati come costi da contenere piuttosto che risorse da valorizzare. Non siamo stati contenti di veder eliminato il riconoscimento del costo di iscrizione alla cassa geometri e ingegneri accolta nella bozza precedentemente presentata come altri istituti che restano invariati o parzialmente modificati. Restiamo in attesa del prossimo incontro calendarizzato al 1 dicembre, posticipando così la procedura di conciliazione con il Ministero del Lavoro a data successiva, confidando di giungere al prossimo tavolo con una proposta adeguata, capace di restituire dignità alla contrattazione ovvero agli incrementi stipendiali che non possono essere sviliti oltre misura.